Centro Dati

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I grandi progressi dell'Ematologia Italiana negli ultimi trent'anni sono scaturiti da una grande ricerca clinica e di laboratorio basata sulla partecipazione e sulla stretta collaborazione di Centri Ematologici Nazionali ed Internazionali.


In Ematologia una ricerca può essere finalizzata e/o articolarsi a valutare:

l'efficacia, la fattibilità e la sicurezza - safety- di nuovi farmaci e/o di associazioni di farmaci già consolidati nel trattamento di varie patologie e il loro impatto sull' andamento clinico della malattia presa in considerazione.

le caratteristiche biologiche delle cellule neoplastiche tramite speciali ricerche di laboratorio quali analisi cromosomiche, molecolari, immunologiche, di profilo genico. Tali indagini vengono usualmente effettuate sia all' esordio della malattia che durante le varie fasi della stessa. E vengono definite ricerche translazionali.

l'efficacia clinica di farmaci innovativi e nel contempo a valutare, tramite indagini di laboratorio sofisticate, l'azione modificatrice dei farmaci sulle cellule neoplastiche e di conseguenza sulla malattia. Questo si definisce come protocollo terapeutico con associate ricerche translazionali.

Quanto descritto sopra fa emergere l'importanza di trattare i pazienti nell'ambito di protocolli terapeutici ben strutturati, preventivamente discussi ed approvati dal Comitato Etico cui fa riferimento l'Unità di Ematologia.

Le figure che stilano, discutono e portano all’approvazione un protocollo sono rappresentate dai medici, dai biologi e dai biostatistici di ogni singolo Centro di Ematologia che, sulla base della letteratura internazionale, della propria esperienza, dell'analisi della propria casistica si propone di testare nuovi approcci terapeutici e/o di effettuare nuove ricerche biologiche. Oppure sono i medici, i biologi e i biostatistici che fanno parte di un Gruppo Cooperatore come ad esempio il GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche Maligne dell'Adulto).

Nel 2009, presso l’U.O.C. di Ematologia dell’Ospedale “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno, nasce il "Centro Dati" nel quale venivano svolte le prime attività di raccolta dati. Nel 2012, ci si rese conto che per analizzare tutte quelle informazioni, per capire se quei risultati fossero migliori o no rispetto al passato, era necessario utilizzare seriamente la metodologia statistica. Fu affidata, allora, ad un biostatistico la gestione del Centro Dati divenuto così una vera e propria struttura dedicata esclusivamente alla ricerca clinica. Il Centro Dati si occupa, infatti, di tutte le attività necessarie per lo sviluppo degli studi clinici. 

2011 Centro Dati.
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